Tra una burocrazia italiana ogni anno più complessa, e dei sistemi informativi non sempre all’altezza, compilare una semplice domanda può risultare un’impresa più ardua del previsto
Lo studio legale Piscitelli&Partners vi accompagna nella comprensione dell’indennità di accompagnamento. All’interno di questo articolo vi saranno fornite tutte le spiegazioni necessarie riguardo gli aventi diritto e le caratteristiche burocratiche ed economiche del contributo erogato dall’INPS.
Chi può accedere all’assegno statale
Non tutti i soggetti con invalidità possono accedere all’indennità di accompagnamento: l’INPS, infatti, eroga la prestazione economica solo a una determinata categoria. Si tratta di soggetti con indennità civile pari al 100%, ovvero persone totalmente invalide e/o incapaci.
Non va dimenticato, inoltre, che vi sono altre condizioni da dover rispettare: il soggetto in questione sarà considerato idoneo nel momento in cui presenterà minorazioni fisiche o psichiche tali da non poter deambulare senza assistenza di accompagnatore, oppure minorazioni fisiche o psichiche che ostacolano il quotidiano svolgimento della vita.
Questo uno schema sulla totalità dei requisiti richiesti dall’INPS
– 100% di invalidità civile, ossia la totale e permanente inabilità;
– impossibilità di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore, ovvero, in alternativa, impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e conseguente necessità di assistenza;
– cittadinanza italiana;
– iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari;
– titolarità del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’art. 41 T.U. immigrazione per i cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo;
– residenza stabile e abituale sul territorio nazionale;
– non essere ricoverati in istituti con pagamento della retta a carico dello Stato o di Enti pubblici.
A quanto ammonta l’indennità?
Ogni anno si verificano cambiamenti e adeguamenti sugli importi da erogare: nel 2022 si è arrivati ad una cifra di 529,94 da corrispondere per 12 mensilità. L’assegno, inoltre, è esentasse: come le altre prestazioni assistenziali è esente da Irpef e non dovrà essere indicato nel mod. 730 o mod. Redditi in fase di dichiarazione reddituale
Come presentare la domanda
Per poter accedere all’indennità di accompagnamento sarà necessario compiere una serie di step obbligatori. Si parte dal certificato medico introduttivo ottenuto tramite il proprio medico di base. All’interno dello stesso sarà presente un codice da inserire nella domanda di accertamento sanitario da inoltrare all’INPS attraverso il servizio “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”.
La comunicazione all’Istituto di Previdenza Sociale potrà avvenire tramite sito, grazie a Pin dispositivo o Spid di secondo livello. In alternativa sarà possibile avvalersi di un patronato o del call-center Inps-Inail, raggiungibile al numero 803.164.
Sarà poi una commissione medica dedicata dell’Asl a convocare e valutare l’invalidità della persona in questione. Solo in caso di esito positivo si procederà all’invio del verbale definitivo e al successivo disbrigo delle pratiche bancarie.
Cosa succede se la pratica viene respinta?
Non disperate, un esito negativo alla domanda di accompagnamento non sarà il vostro capolinea definitivo. Sarà possibile, infatti, presentare ricorso: il soggetto dovrà sottoporsi a un accertamento tecnico preventivo, una verifica preventiva delle condizioni di salute a sostegno della propria richiesta.
In questo caso, però, la nomina di un consulente tecnico e di un medico legale Inps da parte del giudice saranno a spese del richiedente.