Accendere un mutuo o aprire un conto corrente sono solo alcune delle operazioni finanziarie potenzialmente colpite da tasso di usura: Lo Studio Legale Piscitelli & Partners fa chiarezza su questo fenomeno
Sapevi che?
Oltre il 20% delle famiglie Italiane ha sottoscritto un mutuo.
Oltre il 41,3 percento della popolazione maggiorenne ha sottoscritto un finanziamento con banche o altri istituti di credito
Probabilmente se rientri in una di queste categorie stai pagando più del dovuto di interessi, in base al “Tasso di Usura”.
Lo Studio legale Piscitelli & Partners in questi anni ha tutelato in sede giudiziale l’interesse dei suoi assistiti, con ottimi risultati, per l’appunto, “il debitore non è più tenuto alla restituzione degli interessi, ma solo a restituire il capitale ottenuto in prestito.”
Comunemente associata a malaffare e pratiche di strozzinaggio, l’usura si configura come un fenomeno più complesso. Imbattersi in un “tasso d’usura”, infatti, è più comune di quanto si possa pensare e lo Studio Piscitelli&Partners è pronto a illustrarne le caratteristiche e i possibili risvolti legali.
Cos’è il tasso di usura?
Il tasso di usura si definisce come “un interesse che eccede il limite ammesso dalla legge, ovvero supera il tasso effettivo globale medio stabilito trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
È proprio il Ministero, dunque, a stabilire un “limite” al tasso d’interesse: la legge n.108 del 1996, definita “Legge sull’usura”, garantisce che il tasso effettivo globale medio (TEGM) di banche e istituti finanziari venga rilevato ogni 3 mesi.
Chi ne può essere colpito?
Usuraio, dunque, non è solo il famigerato strozzino, ma può essere identificato anche con una banca o un istituto di credito, andando ad influenzare azioni “quotidiane” come l’accensione di un mutuo e altre operazioni finanziarie.
Questi i casi dove il tasso usuraio può essere riscontrato:
Aperture di credito in conto corrente;
Finanziamenti alle imprese effettuati dalle banche o da intermediari non bancari, come anticipi su crediti e sconti commerciali;
Crediti personali alle famiglie da parte delle banche;
Mutui ipotecari a tasso fisso e mutui ipotecari a tasso variabile;
Factoring e leasing;
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio;
Finanziamento per l’acquisto rateale e credito revolving.
Assistenza legale e normative vigenti
Nel caso ci si renda conto di essere vittima di tasso di usura è possibile intraprendere azioni legali, anche grazie al supporto di studi legali specializzati come Piscitelli&Partners, da anni impegnato in tutti i campi del diritto.
L’azione legale dovrà essere intrapresa, però, non oltre i 10 anni dal rimborso del mutuo o dalla chiusura del conto corrente “incriminato”.
Naturalmente sarà la vittima a dover dimostrare, anche grazie al supporto di una perizia tecnica, la validità delle proprie rimostranze.
La legge italiana si è dotata di normative volte a contrastare il reato di usura, divise tra articoli del Codice Civile e del Codice Penale.
Codice Civile: comma 2 dell’art. 1284 del Codice Civile, per quanto riguarda i mutui, prevede:
“Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e gli interessi sono dovuti solo nella misura legale”.
Ciò significa che il debitore non è più tenuto alla restituzione degli interessi, ma solo a restituire il capitale ottenuto in prestito.